Non sapevo cosa fosse lo yoga. Ricordo però che era settembre e anche se apparentemente rimane tutto uguale, settembre rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo di vita. Sarà per l’inizio di nuove attività, nuove abitudini o nuove speranze. Per me è sempre un mese speciale!
Quell’anno la mia decisione doveva ricadere su due opzioni: iscrivermi a scuola di ballo country o praticare yoga (due cose simili, insomma 😊).
Decido per yoga considerando che “ lo sforzo fisico sarebbe stato minimo” e il centro vicino a casa.
La prima lezione, seduta in quel modo strano, sentivo già le gambe che si informicolavano e alla frase “cominciamo a respirare” i miei tentativi di far entrare aria dal naso senza agitarmi fallivano in continuazione. Compresi ben presto che non respiravo più da anni e che la mia schiena era ormai un cartoccio.
Dopo qualche lezione concepii cosa mi stava togliendo l’aria. Erano i pensieri e i pianti che mi facevo per qualcosa che poteva essere cambiato ma non sapevo come fare, da che parte iniziare e soprattutto facendo in modo da rendere, chi mi stava intorno, la parte illesa della storia.
Le lezioni che frequentavo aumentavano, la consapevolezza di ciò che stava accadendo anche e più praticavo, più sentivo di averne bisogno. Una sera l’ insegnate disse: “se siete qui è perché state cercando qualcosa”. Dopo il rilassamento finale, stordita e confusa, rientrai a casa.
La verità è come una bolla d’aria nell’ acqua. Sappiamo che c’è ma proviamo in tutti i modi a tenerla sotto, a premerla verso il basso con racconti che ci auto-creiamo e che poi raccontiamo agli altri per confermare a noi stessi che stiamo facendo la cosa giusta.
La mia bolla ormai era enorme e continuava a cambiare forma e dimensione. Mi stava soffocando l’anima ed io, con le ultime forze rimanenti, continuavo a spingerla verso il basso.
Una mattina, appena alzata, il corpo che non riceveva più nutrimento da giorni e la mente in totale subbuglio si allearono e la bolla salì a galla trasformandosi in esperienza di vita.
In una valle di lacrime riempii uno zainetto con dei vestiti e mangiando un biscotto, tornai a casa dei miei genitori.
Ero consapevole che non avevo ancora raggiunto del tutto il fondo, l’ attaccamento al passato mi avrebbe fatto compagnia per i mesi successivi, ma la caduta del domino ormai era iniziata.
Avevo scelto di essere Felice.
Ogni anno, sempre in questo mese, è come se ciclicamente la vita mi mettesse davanti a una strada ormai ben tracciata, come a riconfermare le coordinate della mia scelta di quel giorno.
Scegliere fa paura e noi siamo sempre poco allenati a prendere decisioni soprattutto quando si tratta della nostra felicità: crediamo di non meritarcela o pensiamo che quella degli altri abbia un valore maggiore, ma non è così.
Il coraggio di scegliere è l’unica certezza di cambiare che abbiamo e se la nostra decisione è congruente con chi siamo non c’è possibilità di fallire. Ripeto: non c’è possibilità di fallire.
Lasciar andare è una forma d’ amore.. cambiare in meglio, anche!
Ringrazio questa disciplina ogni giorno per avermi reso una persona libera.
..BENVENUTO SETTEMBRE!