Spesso non dedichiamo abbastanza tempo a chiederci dove stiamo andando, lasciandoci trascinare dalle circostanze. Altre volte crediamo di aver ben chiara la nostra destinazione, ma quando la raggiungiamo ci rendiamo conto che non assomiglia a come l’abbiamo immaginata e sognata. 

Che si parli di lavoro o di relazioni, di avere una salute migliore o più prosperità, il più delle volte restiamo confusi, non ci riconosciamo in quello che pensiamo e facciamo e proviamo “attrito” tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. Perché succede questo?

Nella società in cui ci troviamo, corriamo così tanto che ci dimentichiamo di fermarci e chiederci: “Ma quello che voglio è ancora quello che volevo anni fa?”.

E se non lo è, qual è la mia VERA META in questo momento?

Questa è la prima domanda che ci fa uscire dalla nostra “zona di comfort” e l’azione necessaria subito dopo è fermarsi.

Solo fermandoci possiamo riconoscere se siamo rimasti fermi a delle mete che erano giuste per noi anni addietro, ma ora non lo sono più perché nel frattempo siamo cambiati e la nostra anima desidera qualcos’altro. Ma cosa di preciso?

Tutti gli esseri umani hanno una meta comune, anzi due mete, come le facce della stessa medaglia: 

EVITARE IL DOLORE E TROVARE LA FELICITA’

Tutte le scelte che facciamo nella vita sono condizionate da questo pendolo emotivo ed è nostro il compito di reimpostare il navigatore interiore verso la nostra autenticità.