Non vi è nulla di più morbido e delicato dell’acqua.
Ma nulla è pari alla sua forza
Il termine Anukalana significa “Integrazione“.
Anukàlana non è un metodo o stile di yoga, ma bensì un “approccio” allo yoga sviluppato da Jacopo Ceccarelli attraverso un atteggiamento di apertura mentale e sociale.
Anukàlana integra discipline che hanno scopi e principi comuni come lo Yoga, il Tai Chi, il Qi Gong e la Danza.
Nasce così una pratica che permette di ottenere benefici su vari livelli simultaneamente.
Il respiro viene usato come veicolo per stimolare la circolazione energetica verso movimenti naturali e spontanei volti allo sviluppo della consapevolezza.
I movimenti morbidi e fluidi sono alla base della pratica e vengono integrati nell’ insegnamento in modo graduale. Le asana non sono considerate un traguardo, ma bensì una parte del viaggio in cui l’allievo può sperimentare il corpo verso l’apertura, l’accettazione dei propri limiti e la scoperta delle proprie risorse latenti: risorse che aspettano solo di essere sfruttate.
Lo scopo ultimo è il raggiungimento di uno stato di integrità, di consapevolezza, in cui le varie parti del corpo e della mente sono riunite per favorire un’esperienza di completezza e pienezza, base indispensabile per l’autorealizzazione.