Chakra è una parola sanscrita, appartenente all’antichissima India, con diverse traduzioni che rimandano sempre al significato di una “forma circolare”: cerchio, ruota, vortice, movimento energetico.
I chakra sono centri di coscienza collocati fisicamente sulla colonna ma energeticamente nel corpo etereo dedicati alla raccolta e trasformazione dell’energia cosmica vitale, il Prana, che viene poi messa a disposizione per tutti i processi che coinvolgono il corpo, la mente e lo spirito.
I Chakra principali sono sette e ognuno di essi rappresenta una tappa del percorso ascensionale della coscienza. La loro gerarchia rispetta quella degli organi vitali. Ogni Chakra, oltre ad avere una funzione propria e rappresentare aree specifiche del corpo, è associato anche a molte altre realtà: ha un proprio colore, un proprio elemento, una forma, un suono (o mantra), una divinità, una pietra, un animale, un pianeta ed è associato a determinate emozioni, sensazioni, funzionalità mentali e spirituali.
Durante tutta la vita, da neonati fino all’età adulta, le abilità collegate ai chakra si strutturano e si integrano con lo sviluppo della nostra personalità. Lo sviluppo dei chakra evolve secondo l’età cronologica in 7 stadi a partire dal basso (Muladhara chakra) verso l’alto (Sahasrara, il settimo chakra) .
Nelle prossime righe vogliamo approfondire come si formano le 7 identità collegate ai chakra nei 7 stadi di sviluppo di un bambino.
Questi centri energetici sono in funzione per la maggior parte del tempo, ma sembra esistano dei precisi “step” di sviluppo in cui tali competenze vengono apprese. Insieme, esploreremo questo viaggio.
Il primo chakra: identità fisica (dall’ utero ai 12 mesi). Il primo chakra è collegato alla formazione del corpo fisico e al diritto di esistere. Si sviluppa da metà gravidanza ai 12 mesi. Nella fase prenatale e postnatale la crescita del corpo é rapida. Lo scopo dello sviluppo é quello di imparare ad utilizzare il corpo, avere a che fare con il mondo fisico e con la forza di gravità. I bambini in questa fase succhiano, mangiano, digeriscono, afferrano, procedono a carponi, si alzano e iniziano a manipolare oggetti. In questo periodo la consapevolezza si focalizza soprattutto sulla sopravvivenza e sul benessere fisico. Alla soddisfazione di queste necessità lo spirito si àncora al corpo fisico e il bambino di sente bene accolto nel mondo. Questo stadio sancisce il diritto di esistere ed avere e getta le basi per la connessione e la sicurezza nel mondo.
Il secondo chakra: identità emozionale (dai 6 ai 24 mesi). Il secondo chakra inizia a svilupparsi quando il bambino esce dalla simbiosi con la madre e inizia a percepirsi come entità separata. Ció avviene quando acquisisce una prospettiva visiva piú ampia, sta seduto e concentra l’attenzione agli oggetti esterni, impara prima a gattonare poi a camminare, allontanandosi dalla madre. Il bambino peró, non é ancora totalmente indipendente e queste esperienze appaiono eccitanti e terrorizzanti allo stesso tempo. Il piccolo inizia a sperimentare la dualità (piacere/dolore, vicinanza/distanza, buono/cattivo) del secondo chakra e i suoi comportamenti sono guidati da necessità e desideri: tra tutti l’auto-gratificazione. Il bambino comunica attraverso le proprie emozioni, quello che provoca identifica ció che é.
Terzo chakra: identità dell’ego (da 18 mesi a 4 anni). A due anni, il bambino inizia ad affermare la sua volontà, sperimentandosi come entità separata con il potere di scegliere azioni e conseguenze. Con lo sviluppo del linguaggio inizia a concepire il tempo in termini di causa ed effetto. Ció gli permette di iniziare a controllare gli impulsi e di post-porre la gratificazione. Il bambino é centrato su di sé, desidera affermare la propria personalità, di potere, la capacità di autodefinirsi. Gli istinti dei primi due chakra passano sotto il controllo della coscienza, emerge la personalità e si risveglia l’ego. Il bambino sviluppa un senso di autonomia e la sua volontà personale.
Quarto chakra: identità sociale (dai 4 ai 7 anni). Quando viene abbandonato il totale egocentrismo inizia l’interesse per le relazioni esterne a quelle primarie. Le relazioni all’interno della famiglia offrono un modello in base al quale costruire le sue relazioni personali. Con il risveglio del quarto chakra l’ amore diviene consapevole e i comportamenti vengono coscientemente adattati ad ottenere ed esprimere amore. É in questo periodo che i bambini entrano nel mondo della scuola, pongono molte domande e imparano il modo in cui le cose sono in relazione le une con le altre.
Il bambino interiorizza le relazioni familiari e inizia ad interagire con i coetanei ed ad entrare nel mondo sociale. Le relazioni in questo periodo hanno un grande effetto sull’autostima del bambino e per questo motivo rifiuti e perdite in questo stadio possono essere dannosi. L’identità sociale si forma dunque in questo periodo; si basa sull’accettazione di sè che, a sua volta, permette l’accettazione degli altri.
Quinto chakra: identità creativa (dai 7 ai 12 anni). A seguito dello sviluppo dell’identità sociale e con la comprensione delle relazioni tra se stessi e il mondo si sviluppa la creatività personale. L’energia derivante dal senso di sè e dalle proprie emozioni viene incanalata all’esterno attraverso la creatività. In questo modo è come se il bambino cercasse di restituire quanto ha ricevuto, di fare la propria offerta al mondo. Ciò permette di rafforzare l’ego. In questo stadio il bambino sviluppa un pensiero maggiormente simbolico, astratto e si crea spazio per la creatività, che deve essere sostenuta dall’ambiente circostante.
Sesto chakra: identità archetipica (l’adolescenza). Durante l’adolescenza va a definirsi l’ identità archetipica, centrata sulla riflessione. L’identità sociale precedentemente formatasi viene rivista attraverso scelte maggiormente coscienti. Può risvegliarsi l’interesse per gli argomenti spirituali, la mitologia, il simbolismo, l’arte, la musica.
Settimo chakra: identità universale (prima età adulta e oltre). La ricerca della conoscenza e del significato è collegata al settimo chakra. Ci si pone quesiti sulla natura della vita, sul perchè siamo su questa Terra, sull’universo e sul senso di noi. Attraverso l’auto-conoscenza si viene a formare l’identità universale e si risveglia la ricerca spirituale.
Lo sviluppo delle abilità collegate a un chakra inferiore è la base per lo sviluppo delle abilità collegate ai chakra successivi. Quindi le difficoltà che si possono verificare in uno di questi stadi, influiscono sia sul chakra che si sta sviluppando in quel momento (che risulterà bloccato), ma anche sui prossimi. Lo sviluppo dei chakra inizia dalla pancia della mamma, comprende circa vent’anni e poi riprende nuovamente quando vi è l’uscita di casa e l’inizio dell’età adulta. Ogni chakra è un santuario sacro, un cerchio perfetto di energia che, se armonizzato, permette di soddisfare i bisogni primari (1° chakra) fino alla realizzazione del Sè.
“La Vita è un cerchio, dentro un cerchio ancora più grande”
Articolo di Egle B.
Approfondimenti: Il libro dei Chakra (1998), Anodea Judith, Neri Pozza Editore
Libro consigliato per la pratica: Risveglia i Chakra – Jayadev Jaerschky – Ananda Edizioni